Arte, affreschi del 1400 ora rivivono nel museo di Nardò
tratto da bari.repubblica.it
Da una chiesa di Parabita – dove sono stati recuperati durante un restauro negli anni Cinquanta – ai depositi della soprintendenza di Bari, alla sede romana della Regione Puglia e da oggi, finalmente, nel museo diocesano di Nardò: tre frammenti di affreschi quattrocenteschi hanno trovato un’idonea collocazione museale dopo aver pellegrinato per oltre mezzo secolo.Monsignor Giuliano Santantonio, responsabile dei beni culturali della diocesi di Nardò, è molto entusiasta per questo nuovo step del museo neretino, che conserva significative testimonianze della cultura figurativa religiosa meridionale fra tele, paramenti e sculture.
“I frammenti provengono dalla chiesa domenicana di Santa Maria dell’umiltà a Parabita ed effigiano la Madonna della coltura, sant’Antonio abate e due vescovi di difficile individuazione – prosegue monsignor Santantonio – Siamo molto soddisfatti e felici di poterci prendere cura di questo beni così importanti per la storia figurativa della nostra terra. E questo è stato possibile grazie alla disponibilità del governatore Michele Emiliano e della soprintendente di Lecce, Maria Piccarreta”.