Omnia in Bonum/ L’Ordinazione Episcopale di Mons. Filograna raccontata con parole ed immagini esclusive

Torna a Articoli

Omnia in Bonum/ L’Ordinazione Episcopale di Mons. Filograna raccontata con parole ed immagini esclusive

PRIMI PASSI DA VESCOVO… 

LEQUILE 

L’ABBRACCIO DELLA SUA GENTE OFFERTO SULL’ALTARE COSTRUITO DAL PAPÀ 

Una Piazza San Vito gremitissima, festante e gioiosa, ha, infatti, ac­colto il ritorno a casa del suo figlio vescovo, nato e cresciuto proprio a pochi passi da lì, nella piccola e storica via Solferino. È proprio all’insegna dei ricordi e delle memorie, degli aneddoti e delle emo­zioni, dei visi riconosciuti e delle occhiate complici, che si è svolto il tanto atteso incontro tra il nuovo Vescovo della Diocesi di Nardò-Gallipoli e la cittadinanza lequilese.

Dopo la visita al cimitero, S. E. don Fernando – accom­pagnato dalle autorità, il sindaco Antonio Caiaffa, i due parroci di Lequile, don Luciano Forcignanò e don Vito Caputo, Frà Luigi De Santis, superiore del Convento dei Frati minori di Lequile – ha fatto il suo arrivo tra le lacrime e gli applausi scroscianti della folla. Il primo a prendere la parola è stato il Sindaco del paese, che, ha lasciato tutti di stucco con due emozionanti sorprese. La prima riguardava l’altare in legno che era stato posizionato sul palco e sul quale, da lì a poco, il Vescovo avrebbe celebrato la Santa Messa, realizzato dal papà di don Fernando, Mesciu Ucciu, sapiente falegname del paese. “Chissà se, al momento della sua realizzazione – ha sottolineato il Sindaco – Mesciu Ucciu ha mai solo pensato, o anche solo sperato, che un giorno su quell’altare avreb­be celebrato suo figlio, Vescovo di Nardò-Gallipoli”.

DSC

L’emozione dell’intera comunità ha fatto da cornice alle lacrime di don Fernando. La seconda sorpresa è stata il dono della Mitra, sulla quale sono stati riprodotti i quattro evangelisti. Ha fatto seguito, poi, il discorso di don Luciano, che ha esaminato le relazioni intercorse tra Lequile e Nardò, e, infine, quello del protagonista, don Fernando Filograna.

Un discorso molto semplice, diretto, che ha toccato il cuore di tutti, ricordando nomi, volti, episodi di vita vissuta in quella piazza e nell’Istituto Andrioli, luogo simbolo della sua formazione umana e cristiana. Alle suore che lo hanno educato e tutte le maestre e gli educatori ha dedicato una poesia di don Franco Lupo, in dialetto, con la voce rotta dall’emozione. Dopo i discorsi, don Fernando ha celebrato la santa messa, molto sentita e partecipata dall’intera comunità. I saluti finali e i fuochi d’artificio hanno concluso una serata davvero memorabile per Lequile, la sua comunità, e, non abbiamo dubbi, anche per il neo Vescovo e la sua famiglia.

 Annalisa Nastrini

Condividi questo post

Torna a Articoli