Parrocchia della B.V.M. del Rosario

Parrocchia della B.V.M. del Rosario

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Collaboratore parrocchiale
Collaboratore parrocchiale

Informazioni sulla Chiesa

Notizie storiche
1571 ‐ 1667 (fondazione carattere generale)
La chiesa, edificata nel 1571 per volontà del vescovo domenicano di Nardò Ambrogio Salvio, fu intitolata a S. Maria dell'Idria (Odegitria) effigiata e venerata in un'antica cappella extra moenia. Il nuovo edificio, affidato dallo steso Salvio alla comunità dei Frati Domenicani, giunti a Copertino con il privilegio della fondazione nel 1571. Nella prima metà del sec. XVII la chiesa fu danneggiata dal crollo della copertura. La ricostruzione terminò nel 1667 e la chiesa fu ridedicata alla Beata Vergine del Rosario.

1919 ‐ 1931 (ampliamento carattere generale)
Con decreto del vescovo di Nardò mons. Nicola Giannattasio del 15 luglio 1919 nella chiesa fu istituita la parrocchia omonima. Tra il 1927 e il 1931 su iniziativa del parroco don Salvatore Nestola l'edificio fu ampliato con l'aggiunta delle due navatelle, delle cappelle che fiancheggiano il presbiterio, l'allungamento del coro retrostante l'altare, la ricostruzione di una parte della volta della navata sinistra, che poco dopo la costruzione crollò.

1934 ‐ 1934 (sopraelevazione presbiterio)
Nel 1934, il presbiterio e il coro furono sopraelevati, come attesta la lapide posta al centro del secondo gradino.
1954 ‐ 1954 (rimaneggiamento prospetto)
Nel 1954 su progetto del prof. Arturo Trono, la facciata seicentesca fu ampliata per comprendere le due navate laterali aggiunte nel frattempo e per mascherare l'aggiunta fu rivestita di piastrelle di gres rosse. Fu anche realizzata in prospetto una nuova torre campanaria, in sostituzione del vecchio campanile a vela.

2004 ‐ 2015 (restauri interno)
Nel 2004 fu restaurato l'altare in pietra leccese policromata di S. Domenico, opera di Ambrogio Martinelli (sec. XVII, metà). Nel 2009 fu restaurato l'organo a canne. Nel 2015 è stato restaurato l'altare di S. Giuseppe, opera in pietra leccese policromata di Ambrogio Martinelli.
Descrizione
Ubicata lungo la via aperta nel sec. XVI per dare origine al borgo extra moenia, la chiesa è a croce latina, ampliata con l'aggiunta delle due navate laterali. L'architettura cinque-seicentesca, rintracciabile in alcune parti dell'edificio, è stata alterata nel corso del sec. XX. La navate, coperte con volte a crociera, sono separate da pilastri con lesene su cui poggiano gli archi a tutto sesto e la trabeazione con dentelli. Sulla crociera si innalza una volta a lunette, alternate a piccole finestre che illuminano la parte centrale dell'edificio sacro.

Facciata
La facciata è suddivisa in due ordini, raccordati con volute e paraste e scanditi da lesene, che al centro inquadrano il portale seicentesco, sovrastato dalla statua della Vergine e, al di sopra, dal finestrone con grata lapidea. Sulla trabeazione è l'iscrizione che ricorda il rimaneggiamento del 1954. Ai lati, in corrispondenza delle due navatelle laterali, vi sono due rosoni in pietra leccese. La controfacciata accoglie la cantoria con il maestoso organo a canne.

presbiterio
Il presbiterio, affiancato da due brevi cappelle dedicate rispettivamente al Sacro Cuore e al SS.Sacramento, è stato sopraelevato nel 1934 rispetto al piano di calpestio dell'aula. Il coro è dotato di due accessi laterali comunicanti con la sacrestia e gli uffici parrocchiali. Sulla parete di fondo è collocato ciò che resta dell'antico altare in pietra della Madonna del Rosario sovrastato dall'eccellente pala di Gian Domenico catalano (1560-1624), commissionata dall'omonima Confraternita nel 1612.

Interno
Il transetto, sui due lati, è occupato da due maestosi altari in pietra leccese policromata, opera di Ambrogio Martinelli, deidcati a S.Domenico (1670) e a S.Giuseppe Patriarca, poi ridedicato a S.Giuseppe da Copertino. Altri altari, prima collocati nelle cappelle laterali che fiancheggiavano la navata centrale, ora sono collocati lungo le due navate laterali.

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