Parrocchia-Concattedrale di S. Agata

Parrocchia-Concattedrale di S. Agata

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Collaboratore parrocchiale

Informazioni sulla Chiesa

Notizie storiche
La concattedrale di Gallipoli rappresenta una delle espressioni più significative del Barocco leccese ed è situata nell’area un tempo denominata “isola di sant’Agata”. E’ intitolata a sant’Agata, Vergine e Martire, patrona insieme a san Gregorio Armeno sia della città che della diocesi di Nardò–Gallipoli unificata nel 1986; prima è stata la sede dell’antichissima diocesi di Gallipoli, istituita sin dal VI sec. Nel 1946 Papa Pio XII la elevò a basilica Pontificia Minore, su richiesta dal vescovo mons. Nicola Margotta. La chiesa, sorta sul sedime di una più antica struttura dedicata a S. Giovanni Crisostomo, fu costruita a partire dal 1629 per volontà di mons. Consalvo De Rueda, su progetto del Genuino, con un lascito del medico Giovan Giacomo Lazari, appositamente destinato e completata nel 1696 sotto l’episcopato di mons. Antonio Perez de La lastra. Tra i costruttori si ricordano i gallipolini Francesco Bischettini e Scipione Lachibari, Vespasiano e Giovan Bernardino Genuino, Giuseppe Zimbalo. La monumentale facciata in stile barocco, intagliata nel carparo (pietra di tufo locale), si sviluppa su due ordini, coronati in alto dal frontone che reca incisa la data di conclusione dei lavori A.D. 1696. La cattedrale ha impianto basilicale a croce latina a tre navate, con transetto e tiburio quadrato. L’area presbiteriale, innalzata su un’ampia gradinata, ospita l’altare maggiore, la cattedra vescovile ed il coro. La navata centrale è separata dalle laterali da una serie di colonne in carparo sormontate da un elaborato cornicione perimetrale finemente intagliato, posto all’altezza del primo ordine, che unifica la navata centrale con il transetto e l’area presbiteriale, costituito dalla sequenza di triglifi alternati a metope figurate con scene in altorilievo a soggetto storico, araldico, religioso e simbolico. I bracci del transetto superano di poco le dimensioni delle tre navate ed accolgono gli altari dedicati sant’Agata (a sinistra) e san Sebastiano (a destra).
Descrizione
La chiesa a croce latina con tre navate ed abside è nel cuore del centro storico della città, che domina con la sua imponenza. E' costruita in conci di tufo locale, in gran parte a faccia vista e decorati. Espressione significativa dell'arte barocca è uno straordinario contenitore di opere d'arte di grande qualità.

Facciata
Il prospetto, in carparo, è diviso in due ordini. Il primo si presenta scandito da lesene-paraste scanalate di ordine dorico intervallate dai portali di accesso alle navate e dalle nicchie contenenti le statue di sant'Agata, di san Fausto e di san Sebastiano. Il secondo, per cui furono adottate soluzioni fornite dall'architetto leccese Giuseppe Zimbalo, ospita, in corrispondenza delle due nicchie presenti nel piano inferiore, altrettante nicchie, inquadrate da decorate cornici leggermente timpanate, in cui trovano sistemazione le statue di santa Marina, a sinistra, e di santa Teresa d'Ávila, a destra. Fra le due paraste ioniche si apre un grande finestrone a nido d'ape mentre sui riccioli delle volute di raccordo sono impostati i busti dei santi Agostino e Giovanni Crisostomo. Il prospetto culmina con un frontone su cui è posta la data 1696, anno in cui venne completato.

Interno
L'interno, a pianta a croce latina, si compone di tre navate separate da dodici colonne doriche, sulle quali corre un cornicione con metope che illustrano le storie della vita di Sant'Agata e dell'arrivo della sua reliquia a Gallipoli. Lungo i muri perimetrali delle navate vi sono otto cappelle laterali, mentre sui muri di fondo del transetto dominano due maestosi altari, dedicati uno a Sant'Agata e l'altro a S. Sebastiano. Sempre nel transetto accanto all'abside si aprono due cappelle rivestite interamente in marmi policromi, una destinata a custodia eucaristica e l'altra dedicata alla Madonna del Buon Consiglio. Nell'abside vi è un imponente coro ligneo, e davanti ad essa si apre il presbiterio con un artistico altare in marmo di Cosimo Fanzago e con la cattedra vescovile in legno. Una balaustra in marmi policromi racchiude in presbiterio. Straordinario è il numero dei dipinti su tela che rivestono quasi interamente le superfici murarie della chiesa.

Orari SS. Messe feriali

Orario
18.30

Orario SS. Messe prefestive

Orario
18.30

Orario SS. Messe festive

Orario
8.00 (S. Teresa), 10.00, 17.30 (S. Francesco), 18.30

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