Parrocchia di S. Leucio Martire

1452 ‐ 1619 (costruzione carattere generale)
La chiesa esisteva già nel 1452, segnalata negli Atti della Visita Pastorale di Mons. De Pennis. Nel 1619 viene ampliata con l'aggiunta della campata antistante.

1953 ‐ 1953 (costruzione campanile)
Nel 1953 fu innalzato un nuovo campanile a torre in luogo del campanile originario a vela.

1710 c. ‐ 1760 (ristrutturazione carattere generale)
Agli inizi del Settecento fu avviato un ripensamento della decorazione interna della chiesa, adeguandola ai gusti del tempo. Intorno l 1760 fu realizzato un nuovo altare maggiore in marmi policromi con balaustra.

La chiesa sorge ai margini dell'antico centro abitato a ridosso della muraglia, ora in gran parte abbattuta, e di un torrione.

Facciata
La facciata è molto lineare, definita da due larghe paraste laterali, tra le quali vi è la specchiatura centrale leggermente rientrante. Al centro si apre un ricco portale in pietra leccese, costituito da due colonne scanalate, che si ergono sono due plinti e sono coronate da capitelli corinzi, che reggono un'architrave composita, al centro della quale vi è un cartiglio. Sopra l'architrave su delle volute plastiche vi sono al centro la statua della Vergine Maria e ai lati due angeli. Al di sopra si apre un finestrone rettangolare, con cornice attorno e sormontato da mensola. Una cornice non troppo spessa corona la facciata e l'intero perimetro esterno della chiesa. Il sagrato sagomato si eleva di tre gradini rispetto al piano strada.

Interno
L'unica navata è costituita da due campate, coperte con volte a calotta, riccamente decorate con stucchi settecenteschi. La prima campata è stata costruita nel Settecento, mentre la seconda appartiene alla chiesa originaria. Sui muri laterali della navata so collocati due altari per parte, uno per ogni campata, mentre sul muro di fondo della campata più interna vi è un arco trionfale che inquadra la macchina dell'altare maggiore in marmi policromi, davanti al quale vi è la balaustra che definisce il presbiterio elevato di tre gradini rispetto al piano di calpestio dell'aula. Alle spalle dell'altare maggiore vi è un'abside, coperta con volta a spigolo, in cui originariamente era collocato il presbiterio.