Parrocchia-Santuario B.V.M. Addolorata

1643 ‐ 1894 (costruzione carattere generale)
La chiesa, ex-conventuale, fu fondata insieme all'attiguo convento tra il 1643 e il 1647 per volere del marchese Andrea De Franchis e di sua moglie Luisa Caracciolo. Fu la prima chiesa realizzata dai Riformati, dopo la costituzione della Provincia di S.Nicolò e fu dedicata a S.Antonio di Padova. Il progetto della chiesa è attribuito a fra Silvestro da Lequile. Salvato il convento dalla soppressione murattiana del 1809, non scampò alle leggi eversive del 1866, per cui il convento fu incamerato e venduto e la chiesa divenne una rettoria, peraltro assai frequentata dal popolo perché in essa si era sviluppata la devozione verso una statua dell'Addolorata ritenuta miracolosa, soprattutto dopo gli avvenimenti del 1866, quando all'intercessione della Madonna fu attribuita la cessazione di una violenta epidemia di colera. In seguito a ciò la chiesa fu intitolata all'Addolorata. La cessazione di nuova epidemia nel 1894 fu attribuita ancora una volta all'intercessione della Vergine Addolorata.

1952 ‐ 1960 (ampliamenti carattere generale)
Fino alla metà del sec. XX la chiesa non subì importanza trasformazioni. Nel 1952 fu elevata a sede di una nuova parrocchia e costituita quale santuario diocesano. Essendo di dimensioni piuttosto insufficienti per le esigenze parrocchiali, nel 1960 fu abbattuta la facciata seicentesca e fu aggiunto un corpo di nuova fabbrica davanti all'antico edificio, con un campanile a torre, posto sulla sinistra, in sostituzione del vecchio campanile a vela, rimasto sulla parte destra.

1971 ‐ 1993 (rifacimento campanile)
Nel 1971 un fulmine colpì il campanile, danneggiandolo seriamente. Nel 1993 il campanile è stato riparato e sopraelevato di un altro ordine, culminante nella statua bronzea dell'Addolorata posta sul vertice del cupolino.

La chiesa, di ampiezza modesta, un tempo era collocata fuori dall'abitato urbano, ora invece è pienamente integrata nel tessuto abitativo cittadino. E' ad unica navata suddivisa in cinque campate, con navatella laterale sul lato sinistro e il corpo di nuova fabbrica aggiunto anteriormente. E' coperta con volte in muratura del tipo "a stella" e rivestita interamente di stucchi.

Facciata
Realizzata nel 1960, ha recuperato alcuni elementi della vecchia facciata seicentesca, come la cornice del finestrone e i capitelli. Ha una forma molto semplice. Nel registro inferiore vi sono tre arcate che delimitano un pronao coperto da cui si accede attraverso l'unico portale nella chiesa. Al di sopra delle arcate, in posizione centrale vi è un finestrone rettangolare. Il frontone triangolare poggia su due paraste laterali corredate dei capitelli corinzi. Davanti alla chiesa si apre un breve sagrato che dà sulla via pubblica e è prospiciente su una grande piazza. Sul lato sinistra, in una posizione più arretrata si eleva il campanile a torre.

Interno
Il corpo anteposto nel 1960 è sovrastato da una cantoria. L'aula liturgica ha forma allungata ed è ritmata sui lati da una serie di quattro archi a tutto sesto con cornici e lesene di intermezzo: sul lato destro sotto ogni arcata vi è un altare laterale; sul lato sinistro le arcate danno luogo a cappelle più profonde, corredate di altare laterale, e intercomunicanti tra loro in modo dal formare una navatella laterale, secondo lo stile tipico delle chiese conventuali della Riforma francescana. Un largo cornicione corre per tutto il perimetro della chiesa, al di sopra del quale sotto ogni campata della volta vi è su un lato e sull'altro un finestrone, che fa piovere dall'alto la luce dentro lo chiesa. Nella campata di fondo, la quinta, trova posto il presbiterio, con una grandiosa macchina d'altare, il maggiore, che occupa tutta la parete di fondo. Alle spalle di tale altare vi è l'antico coro dei frati, affrescato, ora utilizzato come sacrestia. Davanti all'antico altare maggiore è stata collocata la mensa eucaristica