Dalla bellezza alla meta della santità
A Varsavia dal 3 al 6 luglio il Convegno Vocazionale Europeo
Il convegno annuale europeo di pastorale vocazionale si è svolto nel Seminario Maggiore della diocesi di Varsavia-Praga (Polonia), organizzato dalla Commissione CCEE per le Vocazioni, il Servizio Europeo delle Vocazioni (EVS), presieduto da S.E.R Mons. Oscar Cantoni, con il coordinamento di Mons. Nico Dal Molin. È stato presente S.E.R. Mons. Jorge Carlos Patron Wong, Segretario per i Seminari presso la Congregazione per il Clero.
A tema del convegno è stata posta l’educazione cristocentrica a servizio delle vocazioni, nell’attuale contesto culturale e sociale del continente europeo.
Nella preghiera di apertura del Convegno S.E.R. Mons. Oscar Cantoni, presidente della Commissione CCEE per le Vocazioni, ha detto: “A noi l’audace compito di aiutare i giovani a trovare quel clima di ascolto in cui possa ‘risuonare’ la voce del Signore, senza essere soffocata da tante altre voci”.
I lavori sono stati introdotti e conclusi dallo stesso S.E.R. Mons. Oscar Cantoni, da don Michel Remery, Vice-Segretario Generale del CCEE e dal coordinatore Mons. Nico Dal Molin. Mons. Dal Molin ha ricordato come lo stupore, la gratitudine e la contemplazione siano le dimensioni essenziali di una “pedagogia vocazionale della santità”, orientata a vivere il fascino dell’incontro con Cristo.
Mons. Jorge Carlos Patron Wong, Segretario per i Seminari presso la Congregazione per il Clero, ha sottolineato un grande tema della vita cristiana: “Noi quotidianamente perdiamo il Cristo nella moltitudine di cose che facciamo. Questo ci dice l’importanza di ricuperare continuamente la Sua centralità”.
A sua volta, Mons. Marek Solarczyk, delegato della Conferenza Episcopale Polacca per la pastorale vocazionale, ha descritto la formazione dei seminaristi in Polonia, sotto il regime comunista, dal 1946 al 1989 alla luce dei documenti dell’Istituto della Memoria Nazionale, riferendosi ai tempi della lotta aperta del regime ateo contro la Chiesa. Don Tadeusz Ruciński, pastoralista e direttore di una scuola cattolica, ha descritto la situazione dei giovani d’oggi che faticano a percepire la voce di Dio, perché distratti dalla imperante subcultura del vuoto e del rumore. Per portare i giovani a Dio bisogna saperli ascoltare e accompagnarli innanzi tutto nel silenzio, perché nel silenzio parla Dio dall’interno del cuore umano.
È toccato, quindi, a don Stephen Langridge, responsabile della pastorale delle vocazioni sacerdotali in Inghilterra e Galles, presentare la formazione cristocentrica nel contesto socio-culturale di oggi: “Bisogna superare un modello antiquato di reclutamento per passare decisamente alla nuova evangelizzazione indirizzata ai giovani, affinché essi possano scoprire l’amore di Dio rivelato in Cristo Gesù”.
Ampia opportunità è stata data ai partecipanti del convegno per presentare le iniziative vocazionali realizzate nei loro Paesi. In modo particolare sono state proposte alcune esperienze di pastorale vocazionale, attraverso le testimonianze dei delegati di Polonia, Francia e Portogallo.
Nella consapevolezza della presenza centrale di Gesù nella vita quotidiana, momenti significativi nel programma delle giornate sono stati l’Eucaristia, la liturgia delle ore, la preghiera personale e l’adorazione di Gesù nel Santissimo Sacramento. Nello stesso spirito di preghiera, i partecipanti hanno vissuto un pellegrinaggio alla tomba del beato padre Jerzy Popiełuszko, prete di Varsavia, morto nel proclamare la fede, come cappellano per il movimento Solidarnosć nel tempo del comunismo in Polonia, concluso con una celebrazione eucaristica nella cattedrale di Varsavia-Praga.
Il prossimo Convegno Vocazionale Europeo si svolgerà a Praga dal 6 al 9 luglio 2015.