Parrocchia della B.V.M. Addolorata

Parrocchia della B.V.M. Addolorata

Indirizzo

Contatti

Informazioni sulla Chiesa

Notizie storiche
Intorno al 1621 fu edificata una piccola chiesa extraurbana in località "Curti de lo Leo", dedicata a S. Maria delle Grazie con un affresco sull'altare maggiore dipinto dal napoletano Salvatore Pinto. Ritenuto non conforme alle norme dal vescovo Girolamo De Franchis, il dipinto fu coperto con calce, fino a che nel 1653 non avvennero dei fatti miracolosi in concomitanza con la ricomparsa e la scomparsa del dipinto. In seguito a ciò fu avviata la costruzione di una nuova chiesa, valutata come magnifica dal vescovo dell'epoca Antonio Sanfelice. Nel 1865 alla navata settecentesca fu aggiunto il transetto, attualmente esistente, e nel 1867 anche l'abside. Nel 1897 l'unica navata originaria fu trasformata con l'aggiunta delle due navate laterali. Solo nel 1916 fu costruita la cupola che raccorda il transetto con la navata principale e l'abside.

La chiesa, un tempo extraurbana, ora è pienamente integrata nell'abitato cittadino, con una piazza antistante. A croce latina, ha tre navate culminanti nell'abside, con cupola centrale di raccordo.
Descrizione
La chiesa, un tempo extraurbana, ora è pienamente integrata nell'abitato cittadino, con una piazza antistante. A croce latina, ha tre navate culminanti nell'abside, con cupola centrale di raccordo.

Facciata
La facciata tripartita si compone di due ordini. L'ordine inferiore, di marcato sviluppo orizzontale, è scandito da quattro paraste disposte simmetricamente e culminanti in altrettanti capitelli di stile corinzio. Al centro delle specchiature comprese tra le paraste si aprono l'ingresso principale, più ampio, e i due ingressi laterali. al di sopra di questo primo ordine corre un cornicione. L'ordine superiore si eleva solo sulla parte centrale dell'ordine inferiore mentre sulle parti laterali vi è in entrambi i lati una balaustra con al centro delle colonnine e sul limite esterno un plinto su cui vi era posizionata una statua per parte. Il corpo centrale in elevato è definito da paraste con capitello corinzio, poste sull'estremità laterali, mentre al centro si apre una grande bifora in pietra leccese. Questo corpo centrale si raccorda con le balaustre delle due ali inferiori attraverso una voluta per parte. A sua volta l'ordine superiore è coronato dal frontone ai cui bordi vi è un plinto per parte che ospitava una statua; al centro si eleva la croce. La facciata manca del sagrato e l'ingresso si apre direttamente sulla strada, da cui è separato da un gradino e dallo stretto marciapiede.

Interno
L'interno è a croce latina con tre navate ed abside. La navata principale è scandita da quattro arcate per parte che congiungono tra loro i pilastri quadrangolari muniti di lesene e capitelli corinzi, sui quali corre per tutto il perimetro della chiesa il cornicione marcapiano. Al di sopra del cornicione è impostata la volta a stella, ripartita in quattro campate corrispondenti alla arcate sottostanti. Al centro di ogni campata su entrambi i lati si apre una finestra con cornice e con grata in pietra leccese. Le navate laterali sono coperte con volta a stella a quattro campate per lato, più basse al punto che non superano il livello del cornicione marcapiano della navata centrale. Nella navata laterale di destra all'altezza della quarta campata si apre una cappella, dedicata a S.Antonio di Padova, con altare in pietra leccese. In corrispondenza, nella navata laterale di sinistra vi è un altare in pietra leccese dedicato a S.Luigi Gonzaga. Il transetto è ripartito in tre porzioni: due corrispondono alle navate laterali e sono coperte con volte piane; sui muri di fondo dei due bracci del transetto vi sono a destra l'altare dell'Addolorata, sovrastato da un grande finestrone, a sinistra l'altare un tempo del Crocifisso e ora del Sacro Cuore, sovrastato anch'esso da un grande finestrone. La parte centrale del transetto collega la navata centrale con l'abside; è coperta da una cupola con dodici finestre circolari e comprende il presbiterio con la balaustra mistilinea in pietra leccese. L'abside, piuttosto profonda, ospitava un tempo gli stalli lignei dal coro. Attualmente sulla parte più interna vi è la sede presidenziale, mentre nella porzione intermedia è collocata la mensa eucaristica mobile in legno. Una serie di nicchie archivoltate decorano a mezza altezza le pareti del fondo dell'abside, che sono semicircolari con copertura a calotta in muratura. Il presbiterio si eleva di tre gradini rispetto al piano di calpestio dell'aula.

Mappa