Parrocchia della Santa Famiglia

Parrocchia della Santa Famiglia

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73046

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Notizie storiche
1943 ‐ 2004 (costruzione carattere generale)
Il 12 settembre 1943 il vescovo di Nardò Mons. Gennaro Fenizia erigeva nella chiesa della B.V.M.Addolorata in Matino una nuova parrocchia con il medesimo titolo, smembrandola dalla parrocchia matrice. Il titolo della parrocchia fu mutato nel 1997, quando si pensò di costruire una nuova chiesa nella zona di espansione della città, trasferendovi la sede parrocchiale e lasciando la vecchia chiesa dell'Addolorata, piuttosto angusta, al culto della Madonna con il rango di santuario diocesano. La costruzione della nuova chiesa ebbe inizio nel 2001 con la posa della prima pietra e la sua dedicazione avvenuta il 15 giugno 2004. La nuova chiesa è stata realizzata su progetto dell'arch. Franco Maghenzani.
Descrizione
La chiesa, collocata nella zona di espansione del centro abitato qualificata come 167, è una costruzione in muratura e c.a., dall'inusitata forma pentagonale, condizionata dalla posizione del lotto di terreno su cui insiste. sul lato ovest si apre una grande piazza intitolata a S.Giovanni Paolo II; dalla parte frontale, che guarda a nord vi è una pubblica via cittadina, abbastanza ampia; dalla parte rivolta ad est corre la strada intercomunale che collega Matino con Taviano. Dalla parte rivolta a sud il lotto di terrno termina in uno spigolo, nel quale è posizionato il campanile. Accanto alla chiesa, sul lato della piazza vi sono i locali di ministero e la casa canonica.

Facciata
La facciata è semplice e lineare. Ha forma rettangolare, più larga che alta, e al centro presenta un voluminoso portale in pietra leccese, di stile neobarocco, che si ispira alle forme ricorrenti nel centro abitato storico della città. Quattro bassi gradini elevano il sagrato dal piano di calpestio dello spazio verde recintato, collegato a sua volta con il piano stradale da tre lati con cancelli e scivoli.

Interno
A navata unica, si sviluppa in lunghezza, con i muri perimetrali che vanno restringendosi verso l'abside incurvata, in cui è collocata l'area presbiteriale. Il muro perimetrale del lato sinistro è cadenzata da una serie di finestroni oblunghi, che illuminano la chiesa. Altri due ampi finestroni sono collocati frontalmente nel punto di attacco dell'abside con l'aula. La volta dell'abside, più alta rispetto a quella dell'aula, lascia un ampio finestrone da cui piove nell'area presbiteriale una luce intensa. Sul muro perimetrale di destra si aprono tre porte: una prossima all'ingresso principale, la seconda intermedia, la terza in prossimità del presbiterio, dalle quali si accede alla sacrestia e al corridoio che separa la chiesa dai locali di ministero e dagli uffici. Una quinta semicircolare in muratura, collocata davanti alla porta laterale che permette il passaggio dal presbiterio alla sacrestia, definisce lo spazio del coro. Il presbiterio si eleva di tre gradini rispetto al piano di calpestio della chiesa. Al centro su una predella, elevata di un altro gradino, vi è una poderosa mensa eucaristica rettangolare in marmo dalle superfici grezze, sulla quale è sospesa una grande croce in legno, replica del "Crocifisso di S. Damiano". Della stessa materia e ugualmente voluminoso è l'ambone, collocato sul lato destro guardando l'altare. La sede presidenziale è posta in fondo all'abside in asse con la mensa ed è in legno, collocata su una predella. Sulla sinistra della mensa, davanti al grande finestrone posto all'incrocio dell'aula con l'abside, sopra una stele in marmo è collocata la riserva eucaristica. La copertura è realizzata in legno lamellare. Il pavimento è in marmo.

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