Parrocchia di S. Giorgio Martire

Parrocchia di S. Giorgio Martire

Informazioni sulla Chiesa

Notizie storiche
- sec. XII ‐ sec. XIV (origini carattere generale)
La chiesa appare fondata nel contesto dello sviluppo urbano dell'antica Terra di Racale. Intitolata al S.Maria de Paradiso, è collocata a ridosso della porta principale, Porta Terra, e sulla piazza pubblica, un tempo denominata piazza Mercato e oggi piazza S. Sebastiano. Prospicienti alla chiesa vi erano il Sedile pubblico, la Cancelleria dell'Università e l'orologio pubblico. Dalle saggi effettuati sembra che fosse di dimensioni assai più ridotte rispetto all'ampiezza attuale, costituita da due campate e abside, con copertura in legno. Di quell'edificio rimangono alcuni pilastri, inglobati nella muratura successiva e messi a vista nei decessi passati, ricoperti di affreschi che datano ai sec. XIII-XIV. Dai documenti d'archivio risulta esservi stato un beneficio intitolato all'Assunta, con tavole di fondazione collocate presso il relativo altare ed ora perdute, che risalirebbe alla stessa epoca di fondazione della chiesa.

- 1527 ‐ 1535 (ampliamenti carattere generale)
Dopo che dalla metà del sec. XV la chiesa aveva accolto le funzioni parrocchiali, essendo l'antica chiesa di S.Giorgio piuttosto angusta, tra il 1527 e il 1535 si effettuarono degli ampliamenti, a seguito della trasferimento giuridico del titolo parrocchiale. Fu aggiunto il transetto, fu costruita una nuova abside, che aggredì la cinta muraria della Terra, fu elevata una nuova facciata. Fu anche realizzata una nuova sistemazione degli altari nelle apposite cappelle laterali, a seguito della fondazione di numerosi benefici.

- 1743 ‐ 1746 (ricostruzione carattere generale)
Il terremoto del 20 febbraio 1743 aggravò i problemi statici della chiesa, già evidenziatisi lungo il secolo precedente, per cui si mise mano alla ricostruzione, avvenuta tra il 1743 3 il 1746 ad opera di mastro Domenico Saracino da Martano. I pilastri antichi furono incamiciati per potervi costruire sopra una copertura in muratura; fu ampliata la navata con l'aggiunta di una nuova campata e lo spostamento in avanti della facciata rivisitata.; fu costruita la nuova sacrestia.

- 1908 ‐ 1912 (restauri carattere generale)
Le infiltrazioni di umidità ammalorarono gli stucchi nel corso del sec. XIX, per cui tra il 1908 e il 1912 la chiesa fi liberata interamente dalle decorazioni settecentesche e anche gli altari laterali in pietra e stucco furono abbattuti.

- 1929 ‐ 1974 (restauri carattere generale)
Nel 1929 il pavimento in battuto di calce e cocciopesto fu sostituito da mattonelle di cemento. Tra il 1972 e il 1974 fu realizzato un restauro integrale, che consentì di liberare la struttura dell'umidità. Furono allestiti nuovi intonaci e nuovi infissi, rinnovati gli impianti, realizzato un nuovo pavimento in cotto fiorentino.
Descrizione
La chiesa a croce latina è costituita da un'ampia navata, affiancata su entrambi i lati da tre cappelle per parte, con transetto e abside semi-ottagonale. E' coperta in muratura con tipiche volte salentine del tipo "a stella".
La facciata, in pietra del tipo "carparo" a faccia vista, si suddivide in due ordini, oltre al timpa no sommitale di forma mistilinea. Nell'ordine inferiore è scandita da quattro paraste e contiene al centro il portale di epoca cinque-seicentesca, sul cui stipite vi è l'iscrizione: HAEC COELI CLAUSAS PANDIT ABERTA FORES. Nell'ordine superiore tra le paraste centrali vi è un grande finestrone, mentre al centro delle sezione laterali vi sono due nicchie vuote.
Come la facciata anche l'interno comprende due ordini, separati da uno spesso cornicione che corre per tutta la chiesa, ad eccezione dell'abside. Nell'ordine superiore si aprono i finestroni, uno per campata su entrambi i lati, ed un altro finestrone per parte sta al centro del muro di fondo del transetto. Nell'ordine inferiore, la navata è scandita da tre cappelle per lato definite da archi a tutto sesto. L'abside, scandita da paraste con capitelli corinzi in stucco e coperta da volta a spigolo con archetti, è collegata con il transetto mediante un arco trionfale a tutto sesto decorato a stucco. al di sotto degli archi vi sono due statue della II metà del sec. XVII in pietra leccese policromata, argentata e meccata, raffiguranti i Santi Pietro e Paolo. L'abside, che ospitava il coro ligneo, ora contiene l'antico altare seicentesco in marmi policromi, arretrato durante i restauri del 1072/74, mentre davanti si apre il presbiterio, posto su due gradini e racchiuso da una monumentale balaustra in marmi policromi settecentesca.

Elementi decorativi
Sugli antichi pilastri, inglobati in quelli settecenteschi e riportati a vista alcuni decenni or sono, vi sono affreschi dei sec. XIV-XV raffigurante: S.Leonardo, il profeta Elia, il Cristo della Pietà, la 'Annunciazione, la Crocifissione. Una pala d'altare rinascimentale in pietra leccese, opera del galatinese Nuzzo Barba del sec. XV, è posizionata sotto la seconda cappella laterale sinistra. Nella terza cappella laterale destra vi è una formella in pietra leccese, raffigurante S.Pietro, del sec. XIV.

Campanile
Il campanile, posto accanto all'abside, è in realtà una delle due torri della porta principale della Terra, trasformato nell'uso attuale nel 1535/1546.

Orari SS. Messe feriali

Orario
8.30 - 19.00

Orario SS. Messe prefestive

Orario
19.00

Orario SS. Messe festive

Orario
8.30 - 10.30 - 19.00

Mappa